5 errori comuni con la pompa di calore (e come evitarli)
La tua PDC va in blocco? Forse stai facendo uno di questi errori
🔧 Introduzione
Le pompe di calore stanno vivendo un vero e proprio boom, spinte da bonus fiscali, obiettivi europei di decarbonizzazione e dalla crescente sensibilità verso l’efficienza energetica. Ma insieme alla diffusione delle PDC, cresce anche il numero di impianti che non funzionano come dovrebbero.
Molti utenti segnalano problemi di blocco macchina, comfort discontinuo o consumi più alti del previsto. Nella maggior parte dei casi, il problema non è nella tecnologia, ma nella progettazione o nell’installazione. In questo articolo analizziamo gli errori più comuni e ti diamo soluzioni pratiche per evitarli.
❌ Errore #1 – Pensare che la PDC si comporti come una caldaia
🔍 Cosa succede
Le pompe di calore non sono caldaie. Funzionano con un ciclo frigorifero, non con la combustione. Questo implica logiche completamente diverse: le caldaie lavorano per brevi impulsi ad alta potenza, le PDC invece rendono al meglio se lavorano a lungo, con potenze più basse e modulando.
⚠️ Rischi
Sovradimensionamento dell’impianto
Comfort non costante
Consumi più alti
✅ Soluzione
Progetta su misura con un calcolo dei carichi termici reali
Usa curve climatiche per adattare la mandata alla temperatura esterna
Considera terminali a bassa temperatura per sfruttare al meglio la PDC
❌ Errore #2 – Non installare un puffer
🔍 Cosa succede
Il puffer non è un optional: serve per garantire l’inerzia termica e aiutare la macchina a modulare senza andare in blocco. È fondamentale anche per lo sbrinamento: senza un volume minimo d’acqua, la PDC non riesce a scambiare calore a sufficienza e va in errore.
⚠️ Rischi
Cicli ON/OFF frequenti
Blocchi macchina per ritorni freddi
Bassa efficienza
✅ Soluzione
Anche su impianti a pavimento, prevedi un puffer da 30-50 litri
Su impianti con fan coil o radiatori, servono almeno 50-100 litri
Posizionalo correttamente nel circuito, in funzione del tipo di impianto (a T o in serie)
❌ Errore #3 – Sottovalutare la gestione delle zone
🔍 Cosa succede
In presenza di più zone, spesso si chiudono delle testine o valvole che riducono il volume d’acqua circolante. Il risultato? L’impianto perde stabilità, la macchina non riesce a lavorare correttamente, soprattutto in fase di sbrinamento.
⚠️ Rischi
Fluttuazioni di temperatura nei locali
Blocchi macchina
Sbrinamenti incompleti o troppo frequenti
✅ Soluzione
Usa puffer e valvole di bypass per garantire sempre un circuito minimo
Imposta priorità di zona e logiche di controllo integrate
Evita che tutte le testine siano chiuse contemporaneamente
❌ Errore #4 – Non garantire temperature minime in ACS o in sbrinamento
🔍 Cosa succede
Se il bollitore è troppo piccolo o non ha carica sufficiente, la PDC non riesce a completare la produzione di ACS o a concludere correttamente uno sbrinamento. Il problema è spesso sottovalutato in progettazione.
⚠️ Rischi
Blocco macchina
Acqua sanitaria non sufficientemente calda
Discomfort per l’utente
Chiamate di assistenza inutili
✅ Soluzione
Dimensiona correttamente la produzione di ACS
Verifica che la PDC possa raggiungere i 60°C per sanificazione
Usa bollitori coibentati e con serpentino adeguato
❌ Errore #5 – Pensare che “più potenza è meglio”
🔍 Cosa succede
Sovradimensionare una pompa di calore porta a lavorare sempre a impulsi brevi, cioè in corto ciclo. Questo è il nemico numero uno dell’efficienza e della durata dell’impianto. La PDC deve lavorare il più possibile in modulazione.
⚠️ Rischi
Consumi elevati
Usura precoce dei componenti
Rumori fastidiosi
Comfort altalenante
✅ Soluzione
Calcola i carichi termici con precisione
Usa modelli inverter e abbina correttamente i terminali
Regola bene le curve climatiche per adattare la potenza alle stagioni
🔄 Bonus: altri errori frequenti
Installare la PDC completamente all’ombra → sbrinamenti più frequenti
Nessuna protezione antigelo sulle tubazioni esterne → rischio rotture
Acqua impianto sporca o senza trattamento → scambiatori intasati, efficienza ridotta
Ignorare il comfort estivo → il cliente si ritrova con una PDC che non raffresca come dovrebbe
🧩 Conclusione
Una pompa di calore ben progettata è silenziosa, efficiente, affidabile. Ma anche la migliore macchina può dare problemi se viene installata o gestita in modo errato. Conoscere questi errori – e soprattutto evitarli – è il primo passo per offrire impianti di qualità ai propri clienti e ridurre le richieste di assistenza.
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